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INTELLIGENZA ARTIFICIALE E ANTROPOLOGIA NE PARLIAMO IN COOPERATIVA

Al giorno d’oggi, parlare di tematiche filosofiche all’interno di un contesto lavorativo non è più un taboo, allo stesso tempo potremmo considerala una sfida…. ma trattare temi antropologici quando normalmente si parla di mercato, fatturato, trend e marketing può diventare un’opportunità? e se sei una cooperativa può diventare anche una responsabilità morale?

Per l’esperienza che abbiamo in C.A.R.P. non si può parlare del core-business di una cooperativa senza considerare il valore intrinseco, qualitativo dell’aggregazione… si rischierebbe di offrire una visione parziale, limitata, dell’identità della società stessa; per questo ci siamo chiesti se fosse il caso di cimentarci in una sfida così impegnativa: una conferenza sul tema dell’intelligenza artificiale che toccasse anche i meccanismi intrinseci dell’animo umano sia come singolo che come gruppo. In fin dei conti, ci siamo detti che proprio in quanto cooperativa potevamo comprendere meglio di sistemi produttivi, i limiti e le opportunità dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana e l’impatto sulle relazioni sociali causato dallo sviluppo tecnologico.

Lanciando il cuore oltre l’ostacolo, sabato 11 maggio 2024 nei locali dell’autoparco Parco Tir Pesaro, la C.A.R.P. ha presentato ufficialmente il ciclo di conferenze “Attraverso la strada” intitolato all’amico ed ex direttore Emilio Pietrelli: un uomo che ha dedicato la vita professionale (e non), all’incontro con l’altro, alla costruzione di ponti per realizzare e promuovere la visione di un uomo a 360°.

La prima conferenza dal tema “il sé e il noi attraverso le tecnologie digitali e l’intelligenza artificiale” ha avuto come relatore l’Ing. Andrea Galluzzi, laureato in Filosofia ed in Ontologia Trinitaria, che ha raccolto per l’occasione più di sessanta persone, tra trasportatori, professionisti, insegnanti, studenti e gente comune. La brillante esposizione e l’attualità dei dati presentati ha reso fruibile ed interessante un tema che avrebbe potuto risultare ostico, invece ha suscitato non solo impressioni entusiastiche da parte dei partecipanti ma anche un nutrito numero di domande ed interventi da parte della platea nel momento del confronto finale.

A detta di tutti è stata una mattinata edificante che ha arricchito culturalmente i presenti e diffuso l’idea che i principi virtuosi alla base dell’esperienza cooperativa, quali il valore dell’inclusione, il valore della diversità sono valori universali che travalicano l’aspetto professionale.
Non ci resta che darci l’appuntamento per la prossima conferenza che si terrà tra la fine del 2024 e i primi mesi del 2025.

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